Luca Altavilla

Dati personali

Nome: Luca Altavilla
Colore degli occhi: Azzurri
Colore dei capelli: Castano Scuro
Altezza (cm): 162
Peso (Kg): 58
Taglia: 46
Scarpe: 41
Data di nascita: 15/05/1977
Luogo di nascita: San Vito al Tagliamento PN
Sesso: M
Residenza: Pordenone PN PN

Percorso Formativo

Vuole fare il “sommozz-atore”. Giunge alla riva, con maschera e boccaglio, ma l’etimo del sommozzare – il tuffarsi – eliso cade sulla battigia e sincopato l’attore prende altre vie. La sua carriera non può che iniziare con le pinne nell’acqua salmastra della laguna. A Venezia si forma al Teatro a l’Avogaria, che deve i suoi natali a Giovanni Poli, fondatore di uno dei primi centri universitari teatrali e, con meno fama del suo coetaneo Strehler, vergatore degli avamposti novecenteschi della commedia dell’arte. Nell’uso della maschera, quindi, si plasma la prima fase della carriera di Luca Altavilla, al seguito di maestri come Bonavera e Iurissevich, con l’ultimo dei quali, compie un salto a ritroso avventurandosi all’interno dell’ipotetica prassi esecutiva della commedia nuova greca (Il misantropo e L'arbitrato di Menandro), tramite la ricostruzione delle maschere coeve, in terra siciliana all’Istituto nazionale di dramma antico e presso l’Università Cattolica di Milano, con la collaborazione scientifica dell’University of Glasgow. Nel corso del suo divenire attore si dirige anche verso l’arte del narrare grazie alla guida di Paolini, Cederna, Niccolini. Nel frattempo gira l’Italia, e altrove, in compagnie di “commedia” (Pantakin e ArCo Teatro di cui è fondatore e con la quale è interprete anche ne La Betia di Ruzante). Approda, in seguito, nelle selve di Milano, al Teatro dell’elfo–Teatridithalia in Morte accidentale di un anarchico di Dario Fo e nel Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare diretti da Elio De Capitani. L’attività migratoria delle tournée si intensifica. Durante queste scorribande nella nazione, sale sul carro delle produzioni venete, più vicine ai suoi natali, de Le baruffe chiozzotte di Carlo Goldoni e di Nina, no far la stupida di Gian Capo e Arturo Rossato. Partecipa da attore agli allestimenti operistici di Damiano Michieletto (Il trionfo delle belle al festival rossiniano di Pesaro, Li finti filosofi di Spontini al Festival Pergolesi-Spontini di Jesi, La bella e la bestia, un reality-kabarett di Tutino-Di Leva al Teatro comunale di Modena). Cura l’ideazione e la regia di un trittico dal sapore pasoliniano Meriggio d’arte, Il Friuli e Appunto 21, nel quale si prova anche nella scrittura del testo. Si spinge – ardite imprese – nell’adattamento e regia delle tre cantiche della Divina Commedia, in annate diverse, della Legenda Maior Sancti Francisci di Bonaventura da Bagnoregio, della vicenda di San Giorgio dalla Legenda Aurea di Jacopo da Varazze e dei Bestiari medievali. Accolto alla corte di Paolo Poli, dove vi soggiorna per quattro anni, si prova nell’arte istrionica del travestimento in Sei brillanti – giornaliste novecento e in Sillabari da Goffredo Parise. Si tuffa occasionalmente nel grande schermo: La peggior settimana della mia vita di Alessandro Genovesi e Fabio De Luigi (2011), La montagna di Vincente Ferraz e Il Casanova di Walt Disney. Nei piccoli schermi, invece, s'immerge tra corti indipendenti e spot pubblicitari. Alterna, inoltre, attività di pedagogia teatrale, presso scuole di teatro e in gruppi teatrali, ad attività animazione teatrale in Italia e all’estero, si occupa di letture sceniche (La Garibaldina e Gadda Prize presso l'Università degli Studi di Udine), teatro ragazzi (Teatro Animato) produzioni video e sonore (Milko Bambi? cittadino d'Europa) ed è incaricato nella direzione artistica di manifestazioni culturali. In questo lasso di tempo – più di un decennio – di professione d’attore, tra le pieghe delle forsennate fughe, termina gli studi laureandosi a Ca’ Foscari in Tecniche artistiche dello spettacolo. Oggi, rappattumatosi con la prima aspirazione, si è convinto che pure l’arte della scena richiede l’audacia di sciogliere le pinne dalla loro orma sulla battigia per “sommozzare” in acque libere.

Dati professionali

Data di iscrizione alla lista collocamento lavoratori spettacolo: 2002-07-26
Numero matricola ENPALS: 1525163
Si propone per: Attore/attrice

Esperienze

Titolo:LA PEGGIOR SETTIMANA DELLA MIA VITA
Regia di:Alessandro Genovesi
Ruolo:Signore Basso!
Prodotto da:Colorado Film
Anno:2011
Ambito: Film
Titolo:LA MONTAGNA
Regia di:Vincente Ferraz
Ruolo:Partigiano
Prodotto da:Tre Mundos Cine Y Video Ltda
Anno:2011
Ambito: Film
Titolo:SILLABARI
Regia di:Paolo Poli
Prodotto da:Paolo Poli
Anno:2008
Ambito: Teatro
Titolo:SEI BRILLANTI
Regia di:Paolo Poli
Prodotto da:Paolo Poli
Anno:2006
Ambito: Teatro
Titolo:NINA, NO FAR LA STUPIDA di G. Capo e A. Rossato
Regia di:Donin – Michieletto
Prodotto da:Teatro Stabile del Veneto – Arteven
Anno:2006
Ambito: Teatro
Titolo:LA BELLA E LA BESTIA – Reality kabarett
Regia di:Damiano Michieletto
Prodotto da:Teatro Comunale di Modena
Anno:2005
Ambito: Teatro
Titolo:SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE di W. Shakespeare
Regia di:Elio De Capitani
Prodotto da:TEATRIDITHALIA – Teatro dell’Elfo
Anno:2004
Ambito: Teatro
Titolo:LE BARUFFE CHIOZZOTTE di Carlo Goldoni
Regia di:Pierluca Donin
Prodotto da:Artisti Associati - Teatro Nuovo di Verona
Anno:2003
Ambito: Teatro
Titolo:MORTE ACCIDENTALE DI UN ANARCHICO di Dario Fo
Regia di:E. De Capitani e F. Bruni
Prodotto da:TEATRIDITHALIA – Teatro dell’Elfo
Anno:2002
Ambito: Teatro
Titolo:L'ARBITRATO e MISANTROPO di Menandro
Regia di:Adriano Iurissevich
Prodotto da:Istituto Nazionale Dramma Antico – VeneziaINscena
Anno:2002
Ambito: Teatro
Titolo:LA MOGLIE MUTA
Regia di:Giorgio Bertan e Luca Franceschi
Prodotto da:Pantakin da Venezia
Anno:1999
Ambito: Teatro

Lingue

Inglese: Buono

Note